Vai alla lista notizie Notizie Il risparmio energetico ai tempi del "data driven" 27 agosto 2024 Materia: Newsletter Salva nei preferiti Le tre soluzioni proposte da Cefla si applicano alla cogenerazione ed all'analisi dei dati per una corretta gestione delle informazioni, anche in ottica predittiva. L’ottimizzazione dei consumi energetici è sempre di vitale importanza per l’industria in generale e in particolare per un comparto energivoro quale è il ceramico. Il settore delle piastrelle di ceramica presenta, mediamente, un consumo di gas metano pari a 1,5 miliardi di metri cubi all’anno (l’80% nel distretto di Sassuolo) e un fabbisogno di energia elettrica di 2,3 TWh/anno e di questi il 35% sono autoprodotti mediante cogenerazione. Complessivamente, la voce energia incide per circa il 20% sul costo di produzione delle piastrelle di ceramica italiane. Tra i sistemi per tenere sotto controllo, e possibilmente ridurre, i costi energetici delle imprese, e di quelle ceramiche in particolare, vi è En.Vision di Cefla – un’azienda imolese che ha fatturato nel 2023 circa 680 milioni e ha al suo interno una divisione che si occupa del settore impiantistico-energetico - una piattaforma software che consente di analizzare i dati in tempo reale e di generare informazioni affidabili che permettono di gestire le risorse nella misura più precisa ed efficiente. Conoscere i dati, saperli interpretare per incrementare l’efficienza e En.Vision accelera i processi di efficientamento e trasformazione aziendale e consiste in tre applicazioni differenti: Genera, dedicato al settore della cogenerazione e della produzione elettrica e termofrigorifera; Optima che attraverso l’intelligenza artificiale restituisce le info più attendibili per una gestione efficiente ed è dedicato a chi produce o consuma molta energia; Fabrika dedicato allo sviluppo dell’efficienza in ambito produttivo. In particolare Optima utilizza i dati interni resi disponibili dal cliente e i dati esterni alla struttura come può essere la temperatura o le condizioni di mercato dell’energia in maniera tale da settare al meglio gli impianti. Ogni giorno arriva un report al cliente con le indicazioni di come accendere o parzializzare le proprie fonti di produzione energetica o carichi. Il tutto per una maggiore efficienza economica e la minor produzione possibile di CO2. Con la valutazione iniziale si certifica il potenziale risparmio e quindi il tempo di rientro dell’investimento: “normalmente – spiega Daniele Sarro, Project Engineer della Business Unit Engineering - riusciamo a garantire un risparmio di fonte primaria che va dal 3 al 5% dei consumi ordinari dell’azienda. Ciò che significa che una centrale da 30 Megawatt si stima una riduzione dei consumi dagli 800.000 a 1,7 milioni di smc che significa un risparmio tra i 500mila euro e il milione, a seconda del costo del gas metano”. Ma quel che conta è anche come nasce il prodotto Cefla. “Le nostre applicazioni – spiega ancora Sarro – nascono non con l’approccio della software house bensì da chi realizza materialmente gli impianti e quindi da chi usa questo tipo di piattaforme direttamente. La nostra forza sta nel mettere insieme il lavoro degli informatici con quello degli impiantisti in maniera tale da riuscire a digitalizzare i processi o la manutenzione”. Per esempio nel caso di Genera l’applicazione monitora gli impianti di cogenerazione, legge fondamentalmente dati, come possono essere i valori di emissioni, e manda una mail guidando l’operatore ad intervenire; in caso contrario mette in sicurezza l’impianto evitando di incorrere in sanzioni da parte degli organi di controllo e vigilanza. “Noi andiamo a caccia dei piccoli elementi da migliorare che normalmente sfuggono al controllo umano. Il grosso errore, infatti – spiega Sarro – si vede, ma variazioni piccole possono sfuggire ed è su quelle che il sistema interviene”. Il costo iniziale dell’operazione, per una soluzione base, è intorno ai 20mila euro mentre la manutenzione si aggira intorno ai 15mila euro. La valutazione del progetto richiede circa 5 settimane di lavoro che fanno seguito a 3 giorni di intervista tecnica per ottenere i dati dall’azienda. Poi si certifica il risparmio ottenibile e in 3-4 mesi, se il cliente è d’accordo, il meccanismo è perfettamente funzionante. Optima, invece, nasce dalla richiesta di un cliente che chiedeva come ottimizzare la cogenerazione legata ai consumi elettrici di stabilimento e alle richieste di energia termica, quanta energia produrre e quanta accumularne. “In campo ceramico – spiega ancora Sarro - posso avere la necessità di definire un piano di produzione per la preparazione di una certa quantità di atomizzato. Noi creiamo un algoritmo nel quale inseriamo i dati di costo delle varie fonti energetiche e delle varie macchine al fine di predisporre sulla base del piano industriale il migliore mix di produzione, in sintesi aiutare il cliente a guidare la macchina, la fabbrica operando nel modo più efficiente possibile”. (Articolo a cura di Giorgio Costa - giorgiocosta1959@gmsil.com - pubblicato in CER il giornale della ceramica n. 405)