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Impiantisti, fatturato in (più lieve) crescita

21 febbraio 2025
Editoria
Materia: Newsletter
Produzione impianti per piastrelle di ceramica

Il settore delle società di impiantisti rivolti alla produzione di piastrelle e lastre in ceramica, osservato attraverso un campione di 107 società omogeneamente presenti nei tre anni considerati (con alcune diversità di composizione rispetto all’analisi dello scorso anno), ha visto nel 2023 un fatturato ancora in aumento (+6,1% ) seppure in frenata di velocità rispetto al biennio precedente. Di fatto sono continuati i due trend opposti dei ricavi: la tendenza in aumento del valore assoluto e la tendenza al rallentamento dello scarto percentuale anno su anno. 
Abbiamo chiamato questa situazione “ritorno alla media”, evidenziando quella forza, simile a ciò che avviene nella fisica dei corpi, in cui dopo forti scostamenti si tende, prima o poi, ad essere riattratti verso la media di lungo periodo del movimento, se non sono intervenuti cambiamenti strutturali nei sottostanti che determinano tale moto. L’economia in generale può essere assimilata al funzionamento di semplici apparecchi come lo yo-yo, oppure come il, più serioso, pendolo. Meccanismi in cui si evidenzia l’effetto di azione e reazione che possono proseguire per inerzia, riequilibrandosi gradualmente oppure possono essere modificati da forze esterne di spinta o di frenata.

Economicamente parlando negli ultimi tempi abbiamo avuto une serie di impulsi non indifferenti: la frenata del Covid, l’accelerazione degli incentivi successivi, un’ulteriore frenata dovuta all’aumento rapido dei tassi di interesse. Una lezione che si potrebbe trarre da quanto visto negli anni passati è che è più facile frenare l’economia piuttosto che promuoverla agendo solo sui tassi di interesse. Ed anche, che può essere un errore separare la politica di incentivi straordinari dalla gestione dei tassi di interesse: esagerare con i primi lasciando troppo bassi i secondi può generare una situazione inflazionistica difficile da sostenere. Ma ora il rischio di aver alzato velocemente i tassi per porre rimedio al precedente errore è quello di una mancanza di nuova spinta per ridare ampiezza al movimento del pendolo dell’economia. Aziendalmente parlando l’imprenditore ha nelle sue capacità e nella sua inventiva gli strumenti per porre rimedio “localmente” a tali situazioni ed è proprio nei periodi di difficoltà, come sempre, che emergono le qualità soggettive del management di un’impresa. 

Tornando al bilancio aggregato degli impiantisti, continua ad aumentare anche il peso percentuale dell’Ebitda di questo settore che arriva al 10,94% sul valore prodotto rispetto al precedente 9,08%, a conferma che il maggior fatturato è stato ottenuto senza allentare le redini della redditività, probabilmente rispondendo ad una richiesta di nuovi investimenti del mercato, magari proprio per l’urgenza di maggiore efficienza nelle produzioni di ceramica in momenti in cui diminuire gli sprechi può compensare parzialmente la minor dinamica delle vendite.  E quasi a conferma di ciò si osserva che il fattore che principalmente concorre in questo rendiconto al mantenimento della crescita del margine lordo è l’aumento del valore aggiunto. 

Anche l’Ebit, cioè il margine operativo netto, continua ad aumentare nonostante il lievitare anche del costo per ammortamenti, dato che anche questa voce ha a sua volta contribuito per circa il 3,37% del fatturato. L’ulteriore miglioramento del risultato della successiva gestione finanziaria compensa poi le maggiori tasse pagate all’erario e alla fine l’utile di conto economico ritorna a crescere, dopo il calo percentuale dell’anno precedente, sia in valore assoluto sia in relazione al valore prodotto arrivando ad un buon 6,52%. 

L’analisi grafica riassuntiva dei dati reddituali - contenuta nella pagina 4 “Come lavora economicamente?” del report completo sul settore - riassume questa situazione appena esaminata in un grafico a torta che evidenzia una fetta rossa dei fattori da perfezionare che si mantiene al 17 % mentre quella verde ottimale relativa ai fattori positivi si espande per un 83%. Questa figura indica nel suo complesso una situazione positiva ma non migliorata graficamente rispetto all’analisi dello scorso anno, nonostante la buona dinamica appena vista del conto economico e la causa di ciò risiede nella scarsa efficienza delle risorse finanziarie. Infatti, se osserviamo il grafico della struttura finanziaria, alla pagina precedente dello stesso report, spicca la differente altezza del piccolo triangolo delle vendite rispetto al grande rettangolo del patrimonio investito. È chiaro che, per quanto buoni, i risultati economici si diluiscono nel momento in cui li si confronta con un capitale molto maggiore rispetto alla parte che “gira” con le vendite e il rendimento finale per l’investitore risulta sicuramente inferiore alle percentuali viste in precedenza.
Selezionando poi le prime 10 società per fatturato di questo comparto e, confrontandone il conto economico con quello del settore completo, si nota una migliore dinamica sotto tutti i punti di vista, a parte il risultato della gestione finanziaria e straordinaria. Unica eccezione che riporta però l’utile finale di queste top ten ad un livello percentuale molto simile a quello dell’intero comparto: 6,25%.

Analisi finanziaria
Il free cash flow della gestione corrente, visibile a fondo pagina della scheda di bilancio, ha rialzato la testa con un valore discretamente buono e ha contribuito al mantenimento dell’incidenza della posizione finanziaria netta PFN al 24,4% del fatturato, come ben evidenziano i grafici circolari sulla destra della tabella nella stessa pagina. È un valore che rimane in un range definito accettabile se ben gestito, ma sempre da monitorare in quanto è contemporaneo ad un incremento delle vendite per cui il debito finanziario è in realtà cresciuto in valore assoluto. Le top ten di settore hanno invece aumentato anche il peso dei debiti finanziari sul fatturato a causa del maggior peso degli investimenti che hanno raggiunto il livello del 4,70% delle vendite.  Detto questo, è necessario però focalizzare l’attenzione sul fatto che stiamo trattando di un settore che lavora prevalentemente su commessa e che tra i suoi finanziamenti emerge importante la voce relativa agli acconti dai clienti che contribuiscono comunque al finanziamento della gestione. 
Il ciclo finanziario dei crediti e debiti commerciali vede contrapposti i giorni medi di incasso dai clienti (segno – perché riguardano un’uscita di risorse) -83 in miglioramento, ai giorni medi di pagamento ai fornitori (segno + perché riguardano il trattenimento di risorse) +100, in peggioramento. Se consideriamo solo questi due valori il ciclo temporale entrate-uscite è positivo per 100-83= 17 giorni. Se invece consideriamo anche il magazzino, che ruota 2,4 volte in un anno cioè, resta fermo per 360/2,4 = 150 giorni, il ciclo temporale entrate – uscite diventa negativo per +17 – 150 = -133 giorni. Ma parliamo del magazzino di impiantisti ovvero di imprese che lavorano su commesse di valore importante e con lunghi tempi di realizzazione. 

Analisi della liquidità
Come si può osservare sia nel grafico della tesoreria netta in alto a destra delle schede dei bilanci, sia nel foglio che analizza la struttura finanziaria nel report completo, Il margine di tesoreria aumenta ancora il suo “rosso” da -556 milioni circa a -627 (-717 milioni per le top ten) perché la liquidità viene superata dai debiti finanziari di breve termine. Il margine di tesoreria è un punto focale della gestione di un’impresa: infatti da esso possono nascere quei problemi che, se non correttamente governati, e anche con determinate condizioni patrimoniali, possono contribuire a mettere l’impresa in tensione finanziaria.  
Il margine di tesoreria negativo può sorprendere, quando si osserva a bilancio un importo della voce “liquidità”, evidenziata nell’attivo, che supera i 686 milioni di euro considerando anche gli “altri titoli”. Questo significa che la differenza, 686-(-627), cioè ben 1313 milioni, derivano da un utilizzo del debito a breve e in esso potrebbero dover rientrare in qualunque momento, laddove si utilizzassero affidamenti a revoca, oppure se a scadenza, il rientro dovrebbe avvenire entro 12 ~ 18 mesi. 
Per andare più a fondo nell’analisi della liquidità, dobbiamo guardare il rendiconto finanziario a pagina 8 del Report di Settore. Da esso si capisce come la liquidità sia stata alimentata dalla gestione, che ha prodotto 433 milioni, mentre tutte le altre leve finanziarie, cioè circolante operativo, investimenti e finanziatori, hanno assorbito liquidità provocando la diminuzione di cassa e similari nell’attivo di stato patrimoniale.
Questa analisi permette di comprendere come non ci si debba fermare alla prima impressione data dall’importo della liquidità che appare a bilancio. È infatti necessario esaminare contestualmente la struttura finanziaria ed il rendiconto finanziario per poter avere un’idea completa della gestione dei flussi.

Probabilità statistiche per l’anno successivo
Per il 2023 le probabilità maggiori propendevano per un calo del peso dell’Ebitda che invece ha ricevuto un’ulteriore spinta alla crescita da un mercato ben propenso ad acquistare e da un’ottima gestione del management, che alla fine è il vero motore dei cambiamenti dei numeri di un bilancio. 
Per il 2024 le probabilità statistiche riguardanti il peso percentuale dell’Ebitda sono però ancora una volta propendenti per un valore più basso, inferiore almeno al 9,8%. Tali probabilità esprimono il concetto di cui si accennava all’inizio, quello di un ritorno dei valori ad un livello prossimo alla loro media di periodo.

Rating di settore (leggibile decifrando il QR code in basso a destra della scheda con il bilancio):
Riassumendo idealmente le caratteristiche economico-finanziarie di questo aggregato di imprese in un valore unitario di rating valutato con la scala S&P ma con elaborazione nostra soggettiva, avremmo secondo calcoli semplificati, un valore AA+ in miglioramento rispetto a quello dell’anno passato.  

(Articolo di Alfredo Ballarini, Studio di Finanza Aziendale, www.toptiles.it - Gennaio 2025)