Vai alla lista notizie Notizie L’eredità architettonica del Covid-19 18 marzo 2025 Materia: Newsletter Salva nei preferiti La maggiore importanza del benessere, la riprogettazione degli spazi ed il rinnovato rapporto con la natura al centro delle nuove dinamiche del costruito. di Andrea Serri, Direttore Responsabile di "CER il giornale della Ceramica" (Marzo 2025) A cinque anni dalla scoperta del Covid-19 e a poco meno di tre dalla conclusione dell’emergenza decretata dall’Italia, può essere utile provare a capire come è cambiato il modo di progettare gli spazi, di rivestire gli ambienti e, più in generale, di come la ceramica si è inserita all’interno di questo percorso diventandone protagonista. Nonostante il breve lasso di tempo, sono almeno tre le tendenze emerse che, con maggiore evidenza a valle di quel periodo, ci ritroviamo tuttora come parte integrante della moderna architettura. Benessere e salubrità Non poteva essere che essere il punto di partenza. La casa, da sempre luogo di rifugio, ha rafforzato in modo significativo questa funzione declinandosi anche e soprattutto in termini di salubrità: il grande dinamismo del mercato edilizio, ad ogni latitudine e per parecchi mesi durante la prima fase post pandemica, hanno dimostrato l’interesse del consumatore per questa essenziale funzione. Le peculiarità della ceramica italiana, a partire dalla facilità di pulizia e di sanificazione – anche qualora ripetuta e fatta con agenti chimici aggressivi –, fino alla sua natura inerte rispetto al fuoco ed alle emissioni di sostanze nocive o volatili, hanno trovato ampio consenso e spazio tanto nelle ristrutturazioni quanto nei nuovi edifici, residenziali e terziari. Caratteristiche che, sommate a quelle già ampiamente note e conosciute dei diversi materiali, hanno aumentato la percezione di benessere degli spazi in cui vivere, aumentando in modo rilevante il valore riconosciuto a questi prodotti. Spazi ed edifici multifunzionali L’obbligo di rimanere chiusi in casa per parecchio tempo ha richiesto di reinterpretare la casa e molti degli spazi abitati in termini di multifunzionalità. Il tavolo da cucina, utilizzato solo per pranzo e cena, ha allungato il periodo di utilizzo durante la mattina e nel pomeriggio diventando anche scrivania da lavoro, integrando così al meglio la vita quotidiana con il lavoro. La consolidata attitudine della ceramica italiana ad essere impiegata per entrambe le destinazioni d’uso, grazie alla sua straordinaria versatilità in termini di formati, colori, texture ed effetti superficiali, consegna all’utilizzatore una tavolozza di soluzioni adeguate ad ogni specifica esigenza. Lo sviluppo delle lastre ceramiche ha aggiunto valore estetico e funzionale alla casa. La possibilità di rivestire ante di mobili per bagni e cucine – o di realizzare apparecchi di illuminotecnica – se da un lato rappresenta la miglior soluzione per creare quel total look che tanto contribuisce all’armonia degli spazi, dall’altro consente anche di realizzare superfici piane per appoggio di libri o altro grazie a piani di induzione incassati nella lastra stessa o a coperchi amovibili in ceramica per lavandini. Spazi di co-living che, in pochi istanti, diventano di co-working mantenendo inalterata la loro fuibuilità. Architettura biofila Il recupero del rapporto con la natura, a partire dai terrazzi dell’appartamento fino ad arrivare alla fruizione di spazi verdi pubblici, è il terzo importante lascito del periodo, divenuto oggi uno dei pilastri dell’architettura contemporanea. Nell’era dove il costo al metro quadro calpestabile era fattore dirimente la scelta, la presenza di balconi più o meno spaziosi veniva, il più delle volte, vissuta con una ostilità che, oggi, invece si è trasformata in una positiva opportunità. Anche in questo caso la ceramica italiana è in grado di creare valore, grazie alla capacità di creare pavimenti impermeabilizzati ed ingelivi, vialetti pedonali pubblici e privati, percorsi carrabili per automobili, in molti casi utilizzando materiali con spessori di 2 o 3 centimetri dalle elevate prestazioni tecniche. Nuovi percorsi dell’architettura contemporanea che mentre ha cambiato l’ordine di alcune delle priorità, ha confermato la centralità della ceramica italiana tra i suoi materiali d’elezione, grazie anche a quel concetto di responsabilità che, mettendo assieme attenzione all’ambiente e rispetto per le persone, rende la manifattura italiana unica al mondo.