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Società commerciali: il peso del costo del lavoro

29 novembre 2024
Materia: Newsletter
Showroom ceramica

Pubblichiamo in anteprima l’analisi del comparto delle società commerciali elaborato nel Top Tiles 2024, lo studio che misura le performance o le difficoltà delle imprese viste singolarmente e nel loro insieme e che offre a chi lavora in questo settore, uno strumento di valutazione delle strategie aziendali, dell’affidabilità di fornitori e clienti, ma anche uno strumento di motivazione per il management, di informazione sui movimenti societari e certamente per studiare e realizzare acquisizioni.

ANALISI ECONOMICO - REDDITUALE: la capacità di fare business
Il settore delle società commerciali, cioè delle imprese operative nel trading di compra-vendita di piastrelle in ceramica, osservato attraverso un rappresentativo campione di 81 società omogeneamente presenti nei tre anni considerati, ha invertito il precedente trend delle vendite con un rimbalzo negativo tutto sommato contenuto, del -2,5% rispetto all’anno precedente. Questa volta diminuisce anche la redditività operativa lorda cioè l’EBITDA, che si porta, come incidenza sul valore prodotto, dal 9,37% all’8,04%. È interessante osservare come questa perdita di redditività è sì causata dal calo delle vendite ma in modo indiretto per una scelta gestionale. Infatti, il valore aggiunto è aumentato sia percentualmente che in valore assoluto. Sono invece i costi del personale assieme alla voce più generica degli altri oneri di gestione che, aumentando a loro volta, assorbono la redditività mancante.  Quindi il bilancio è stato gestito allo stesso modo dei due anni precedenti, migliorando il valore aggiunto, ma senza frenare la dinamica di salari e stipendi.  Il mercato si è indebolito mentre forse, internamente alle imprese, si sperava in una sua ripresa. Nella precedente analisi avevamo scritto: “ è chiaro che in un anno di vendite più difficili come appare essere il 2023 occorre ribilanciare il rapporto valore aggiunto/personale per mantenere un equilibrio di bilancio”, ma questo auspicio non si è concretizzato.  Come si ripete instancabilmente, il rapporto tra valore aggiunto e costo del lavoro è la chiave di volta dei conti economici aziendali. Da esso nasce la qualità dell’EBITDA che fornisce energia vitale al funzionamento dell’impresa. Chiaramente il fatturato per addetto diminuisce.

Aumentano gli ammortamenti erodendo in questo modo l’utile operativo netto EBIT che da una incidenza del 7,05% si porta al 5,5%.  Continuano ad aumentare gli oneri finanziari mentre spariscono le svalutazioni. Alla fine del conto economico l’utile finale inverte anch’esso il suo trend in modo deciso rispetto agli anni precedenti diminuendo dal 4,9% al 3,24% rispetto al valore prodotto. Nel Top Tiles di quest’anno abbiamo elaborato, per questo settore, anche i dati delle TOP TEN società. Possiamo dunque osservare nella prima tabella in alto sulla destra della scheda di settore (appena sotto al grafico della gestione della tesoreria) che l’insieme delle società commerciali, quello di questa scheda, nel suo complesso ha ottenuto un valore aggiunto inferiore di 4,4 punti percentuali rispetto all’aggregato delle top ten (le prime dieci imprese maggiori del comparto); un Ebitda inferiore del meno 1,7%; un Ebit inferiore del meno 0,7%; un risultato dopo imposte inferiore del meno 0,9% e un flusso di cassa della gestione corrente inferiore del meno 1,2%. Quindi le top ten hanno avuto dei risultati di conto economico con incidenze più elevate rispetto agli stessi dati del settore completo. Proseguendo la lettura nella matrice immediatamente sottostante, la prima e l’ultima colonna confrontano la differenza, tra il settore completo a sinistra e le top ten a destra, nella variazione da un anno all’altro, del peso dei risultati di conto economico. Osserviamo ad esempio che le top ten hanno avuto un calo di fatturato più marcato pari al -6,5%. Hanno aumentato di più il valore aggiunto, il cui peso è incrementato di 2,2 punti percentuali, mentre gli altri risultati hanno diminuito il loro peso in linea con il settore generale. Dunque, le top ten hanno lavorato ottenendo risultati economici migliori come livello ma non come dinamica da un anno all’altro. 

ANALISI ECONOMICA PREVISIONALE: la pressione statistica sulla redditività.
Statisticamente le previsioni sulla redditività ipotizzate lo scorso anno, incentrate sulla possibile diminuzione del peso sulle vendite dell’Ebitda si sono realizzate. Per il 2024 la statistica indica una probabilità del 66% che l’Ebitda rimanga tra il 7,1% e il 9% rispetto al valore prodotto. 

ANALISI FINANZIARIA: la capacità di sostenere il business.
Proseguendo nella lettura degli indicatori sulla fascia destra della scheda osserviamo che gli investimenti materiali e finanziari sono stati del 3,04% sulle vendite, mentre i debiti finanziari netti sono aumentati dal 3,1 all’8,5% del fatturato rimanendo in una percentuale contenuta e ben gestibile. Nell’ultima tabella in basso troviamo il ciclo finanziario: 64 giorni medi per incassare i crediti commerciali e 83 giorni medi come termine di pagamento ai fornitori, in peggioramento rispetto ai 93 precedenti ma più consistente se consideriamo anche i debiti infragruppo, con scorte che ruotano 3,7 volte in un anno. 

ANALISI GRAFICA: un colpo d’occhio sull’andamento aziendale.
Passando ad un’analisi grafica dei dati, effettuata grazie alla nostra esclusiva applicazione WI-FROM programmata per analizzare automaticamente in 1 minuto, anche a colpo d’occhio senza necessità di perdersi nei numeri, e senza dover immettere manualmente nemmeno una cifra, qualunque bilancio depositato in Italia in formato .xbrl o in Spagna in formato .xls, osserviamo dal grafico dell’andamento della struttura finanziaria, che il settore delle ceramiche commerciali lavora con un circolante netto positivo di oltre 185 milioni (scalino differenziale nell’estensione dei rettangoli verdi) in aumento e con un margine di tesoreria anch’esso positivo (scalino tra i rettangoli rossi) di oltre 11 milioni, in diminuzione. Questa situazione, unita all’indebitamento finanziario molto contenuto e alla discreta situazione reddituale, permette di guardare con una certa tranquillità alla capacità di questo settore di affrontare periodi più burrascosi. I due grafici successivi sintetizzano visivamente il giudizio economico-finanziario in risposta alle domande “Come lavora economicamente?” e “Come paga, cioè, c’è solidità finanziaria?”, entrambe le valutazioni sintetiche sono molto positive essendo davvero ampia l’area verde delle torte che esprimono la valutazione sintetica. 

ANALISI DELL’EQUITY VALUE: il valore per gli azionisti.
Chiudiamo questa analisi calcolando l’Equity Value di settore, cioè il valore medio per gli azionisti di questo comparto. Questa elaborazione viene effettuata come se si trattasse di un’unica società e considera un mix tra il valore patrimoniale, quello che comunque andrebbe acquistato se si volesse partire da zero con una nuova società, ed il valore operativo, quello che dovrebbe essere pagato con avviamento se, sempre partendo da zero, si volesse arrivare a risultati analoghi a quelli di questo bilancio. 

Al valore assoluto di Equity Value calcolato per il settore delle ceramiche commerciali corrispondono i seguenti moltiplicatori di borsa: 
Valore dell’impresa su Ebitda EV/EBITDA = 7,9 volte
Prezzo/Utile P/U = 14,4
Prezzo/Valore di libro o Price/Book P/B = 1,5
Inoltre, se si acquistasse a questo prezzo, si utilizzerebbe una Leva Finanziaria pari a 1,4 volte, cioè si acquisterebbe un valore di 1,4 volte superiore al prezzo pagato finanziando l’eccesso con i debiti della società. 

ANALISI DEI RATING: qualità ed affidabilità sintetizzate in un indicatore.
Riassumendo idealmente tutte le caratteristiche di questo aggregato di imprese in un valore unitario di rating costruito con la scala S&P ma con elaborazione nostra soggettiva, avremmo secondo calcoli semplificati, un valore di buon livello AA- visibile nel QR code in basso a dx della scheda di settore.

(Articolo di Alfredo Ballarini, Studio di Finanza Aziendale, www.toptiles.it - novembre 2024)