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Segnali di recupero per l’industria ceramica polacca

01 dicembre 2025
Editoria
Materie: CER Giornale Newsletter
Castle square Varsavia Poland

L'intero Country Report sulla Polonia è pubblicato su CER il giornale della ceramica n. 413 (settembre/ottobre 2025), è visibile online a questo link. Di seguito ne riportiamo alcune evidenze.

Con una produzione superiore agli 80 milioni di metri quadrati, l’industria polacca delle piastrelle di ceramica si aggiudica la terza posizione per dimensione, dopo Spagna e Italia, all’interno dell’Unione Europea.
Anche dal punto di vista del consumo, il Paese si colloca tra i paesi più rilevanti d’Europa. La domanda di piastrelle ceramiche è stimata, per il 2024, intorno ai 65 milioni di metri quadrati, in leggero recupero rispetto ai livelli registrati nel 2023. Nel 2025 il mercato polacco dovrebbe mantenersi sui livelli dell’anno precedente, grazie a un recupero delle vendite domestiche e a un rallentamento delle importazioni. Un recupero più significativo dei consumi e della produzione potrebbe però concretizzarsi solo a partire dal 2026.

Ferdynand Gacki, presidente della Polish Ceramic Union, evidenzia l’instabilità del mercato energetico e i pesanti rincari di salari, materie prime e trasporti. I costi sono aumentati in modo significativo nell’ultimo periodo e il costo di produzione dei prodotti ceramici nel 2025 risulta superiore di oltre il 51% rispetto al 2021.
Anche le importazioni di prodotti a basso costo da India, Turchia e Ucraina continuano ad aumentare, in assenza di misure efficaci per proteggere dalla concorrenza sleale. 
L’associazione spera che il governo polacco si allinei con la Commissione europea nella protezione del mercato interno dell'UE dalla concorrenza sleale degli importatori di piastrelle in ceramica. A questo si aggiunge la proposta di modifiche alle Linee guida della Commissione europea sugli aiuti di Stato nel contesto del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) e viene richiesto inoltre supporto all'industria ceramica nelle consultazioni sulla Direttiva IED 2.0 (Direttiva 2024/1785) per garantire che i parametri adottati nel documento finale siano realistici e realizzabili. Ciò include il sostegno all'introduzione di un Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alla Frontiera (CBAM) per le piastrelle in ceramica importate da paesi extra-UE.

Il presidente Seweryn Kartkowski di PGC, un gruppo di importanti distributori polacchi di ceramiche e articoli per il bagno, spiega  che la loro rete di distribuzione è composta da aziende partner indipendenti con showroom e punti vendita in tutta la Polonia e la Slovacchia.  La guerra in Ucraina, gli elevati costi del credito e l'inflazione hanno alimentato l'insicurezza finanziaria, rendendo molti potenziali acquirenti riluttanti ad affrontare importanti acquisti o ristrutturazioni immobiliari. Il clima di cautela ha un impatto diretto sulla domanda dei prodotti di PGC e rimane una delle sfide più importanti che il settore ceramico e quello delle costruzioni nel suo complesso si trovano ad affrontare.

Dopo un calo del 9,2% nel 2024, il mercato delle costruzioni in Polonia nel 2025 si preannuncia come uno dei più performanti in Europa, con una forte crescita attesa guidata da fondi UE, progetti infrastrutturali e un generale sviluppo economico. Si prevede che il settore raggiungerà 80,9 miliardi di dollari nel 2025. 
Le previsioni 2025 - secondo Prometeia - segnano per gli investimenti in costruzioni un incremento del +3,7% e nel 2026 un +4,2%, di cui 18,3 miliardi di dollari (+3,1%) destinati al residenziale, uno dei valori più alti registrati negli ultimi 20 anni.

La direttrice Katarzyna Ressel dell’Associazione Nazionale dei Creatori di Giardini (OSTO), che si occupa di promuovere la creatività e lo sviluppo sostenibile nella progettazione del verde in Polonia, spiega come la ceramica sia considerata un materiale ecologico, che consente di promuovere la creatività e lo sviluppo sostenibile nella progettazione di giardini e aree verdi pubbliche. Un materiale che nel corso degli anni ha svolto un ruolo fondamentale nell’innalzamento degli standard professionali e nella creazione di una rete polacca di architetti paesaggisti, costruttori e giardinieri. La filosofia di Osto si basa sulla convinzione che un giardino ben progettato sia una combinazione di arte ed ecologia, un insieme armonioso di bellezza, funzionalità e rispetto per la natura. 

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AS
Andrea Serri
Responsabile