Vai alla lista notizie Notizie Focus sulla silice cristallina nel prodotto ceramico 30 luglio 2025 Salute e Sicurezza Materie: Protocolli settoriali Silice Cristallina Respirabile Sicurezza prodotti Salva nei preferiti INDICE 1. Cos'è la silice cristallina 2. Il grès porcellanato italiano 3. Utilizzo del prodotto 4. Precauzioni e best practices durante l’installazione 5. Normativa di riferimento 6. Avvertenze legali 1. Cos'è la silice cristallina Silice è il nome utilizzato per identificare il biossido di silicio (SiO2), presente in natura in due forme: cristallina e amorfa. La silice cristallina possiede una struttura ordinata e rappresenta una famiglia di minerali, tra cui il più comune è il quarzo. Questo è il minerale più abbondante nella crosta terrestre ed è presente in molti materiali naturali e artificiali come sabbia, granito, calcestruzzo, vetro, ceramica e abrasivi. La silice amorfa, invece, è priva di una struttura tridimensionale definita ed è associata alle fasi vetrose. La silice cristallina ridotta a particelle inferiori a 0,01 mm e dispersa come polvere è denominata silice cristallina respirabile. Solo questa frazione è classificata dallo IARC (International Agency for Research on Cancer) come cancerogena di Gruppo 1. Caratteristiche analoghe sono possedute, ad esempio, anche dalla polvere di legno duro, anch'essa classificata come cancerogena di Gruppo 1. La potenziale esposizione a silice cristallina respirabile si verifica esclusivamente durante le lavorazioni meccaniche (taglio, foratura, levigatura) ed è limitata al personale tecnico coinvolto in tali attività e nella posa in opera. Queste operazioni devono pertanto essere eseguite da personale formato e qualificato. La silice amorfa, anche se ridotta a particelle respirabili, non è invece considerata cancerogena. Approfondimenti: Linee guida NEPSI Paper silice cristallina - Confindustria Ceramica Tesi di master - Crystalline silica in the Italian ceramic industry: workplace, finished product, and installation “Il ruolo della silice nell’industria ceramica” – Società Ceramica Italiana – I.Cer.S. - 16 aprile 2025 2. Il grès porcellanato italiano Il grès porcellanato italiano è un materiale ceramico ottenuto a partire da una miscela di materie prime naturali, principalmente argilla (20–45%), feldspato (40–50%) e quarzo (10–30%). Le materie prime vengono miscelate, atomizzate, pressate e successivamente cotte ad alte temperature, intorno a 1200°C. Durante la cottura, i feldspati fondono, permettendo il consolidamento del materiale e la formazione di una fase amorfa che costituisce circa il 63 (± 6)% della massa finale. All'interno di questa matrice amorfa: • il quarzo è presente in quantità contenute, circa 23 (± 5)%; • sono presenti fasi cristalline secondarie, principalmente mullite (4–10%) e residui di feldspati parzialmente fusi. La composizione mineralogica del grès risulta omogenea indipendentemente dal formato e dallo spessore del prodotto: le lastre e i piccoli formati mantengono percentuali di quarzo e di fasi cristalline sostanzialmente equivalenti. Il processo produttivo e, in particolare, il ciclo di cottura rapido industriale, caratterizzato da elevate temperature che innescano repentine variazioni di fase, conferisce al grès porcellanato le sue tipiche proprietà di elevata resistenza meccanica, bassa porosità e durabilità. Approfondimenti: Paper silice cristallina - Confindustria Ceramica Tesi di master - Crystalline silica in the Italian ceramic industry: workplace, finished product, and installation Content of crystalline silica phases in porcelain stoneware Lastre e piastrelle ceramiche: stessa composizione mineralogica 3. Utilizzo del prodotto I prodotti ceramici italiani destinati all’edilizia e all’arredamento – come pavimenti, rivestimenti e top da cucina – si caratterizzano per un’elevata durabilità, con una vita utile stimata ben oltre i 50 anni. Durante il normale utilizzo, tali materiali garantiscono elevati standard di sicurezza per l'utente finale. La possibile esposizione a silice cristallina respirabile si verifica esclusivamente durante le lavorazioni meccaniche (taglio, foratura, levigatura) ed è limitata al personale tecnico coinvolto in tali attività e nella posa in opera. Queste operazioni devono essere eseguite da personale formato e qualificato, nel rispetto delle normative vigenti sulla salute e sicurezza sul lavoro, adottando misure preventive come: Sistemi di aspirazione localizzata delle polveri; Lavorazioni a umido per ridurre la dispersione di polveri; Utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati, come maschere filtranti; Adeguata ventilazione degli ambienti di lavoro; Monitoraggio periodico delle concentrazioni di polveri respirabili. Approfondimenti: NEPSI (Linee guida NEPSI) 4. Precauzioni e best practices durante l’installazione L’utilizzo responsabile dei materiali contenenti silice cristallina, tra cui i prodotti ceramici, richiede l'adozione di misure preventive adeguate da parte di operatori qualificati, in conformità alle varie normative nazionali e unionali sulla salute e sicurezza sul lavoro. Durante le lavorazioni meccaniche (taglio, foratura, levigatura) si possono generare polveri contenenti silice cristallina respirabile; l’adozione di best practices consolidate, tra cui: controllo delle fonti emissive: utilizzo di tecnologie di lavorazione a umido, sistemi di taglio a spacco o sistemi di aspirazione localizzata per limitare la dispersione delle polveri controlli ambientali: installazione di impianti di ventilazione forzata e di ricambio d'aria per mantenere un ambiente di lavoro salubre. dispositivi di protezione individuale (DPI): impiego di maschere filtranti certificate adeguate ai livelli di esposizione valutati tramite l'analisi del rischio aziendale che contengono il rischio di esposizione a polveri respirabili. L'inalazione intensa, prolungata e ripetuta di polveri contenenti silice cristallina respirabile è associata a rischi per la salute, tra cui malattie respiratorie come la silicosi. La prevenzione può essere attuata attraverso una formazione continua degli operatori, una corretta applicazione delle tecniche di taglio e dei protocolli di sicurezza e un’attenta sorveglianza sanitaria. È improbabile che attività non professionali di tipo fai-da-te (Do It Yourself - DIY) espongano le persone ad alti livelli di polvere per un periodo abbastanza lungo da avere un effetto negativo sulla salute. Tuttavia, si raccomanda di seguire le best practices previste per gli operatori professionali e di adottare le stesse misure di precauzione di base per garantire un utilizzo sicuro anche in ambito domestico o amatoriale. Per maggiori informazioni su come ridurre la generazione di polvere durante le attività di fai-da-te consulta il sito www.diywithoutdust.eu. Approfondimenti: NEPSI (Linee guida NEPSI) IMA EUROPE Human Health Risk Assessment for Proposition 65 – Crystalline Silica in Ceramic and Glass Tile 5. Normativa di riferimento NORMATIVA EUROPEA La Direttiva (UE) 2017/2398, che ha modificato la Direttiva 2004/37/CE, ha fissato il valore limite di esposizione professionale di 0,1 mg/m³ (misurato o calcolato in relazione a un periodo di riferimento di 8 ore) per la polvere di silice cristallina respirabile generata da un procedimento di lavorazione. Tale valore limite è stato recepito in Italia attraverso il D.lgs. 44/2020, che ha modificato il D.lgs. 81/08 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Come previsto dalla Direttiva 2004/37/CE gli obblighi principali prevedono: • La valutazione del rischio per l’esposizione a silice cristallina respirabile; • L’adozione di misure tecniche e organizzative per limitare l’esposizione; • L’informazione e formazione dei lavoratori; • La Sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti. Alla luce della consolidata prassi di condivisione di accordi/Protocolli di Intesa per il comparto ceramico – piastrelle nel 2021 in Emilia-Romagna, Regione ove si produce oltre il 90% delle piastrelle ceramiche italiane, la Regione, Confindustria Ceramica, Acimac e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un “Protocollo di Intesa” per garantire un’applicazione pratica e condivisa della Direttiva 2017/2398 (recepita in Italia con il D.lgs. 44/2020). La fattiva collaborazione ha portato allo sviluppo di 3 documenti tecnici che dettagliano le attività da attuare per l’applicazione pratica e concreta delle disposizioni introdotte garantendo un’univoca interpretazione della normativa vigente. Sono ora in corso analisi per caratterizzare morfologicamente e chimicamente la polvere di Silice Cristallina Respirabile generata nel settore ceramico. Il lavoro si concluderà con la predisposizione di linee guida per i percorsi di informazione/formazione ed aggiornamento dei lavoratori esposti a silice cristallina respirabile. NORMATIVA AUSTRALIANA Da luglio 2020, Safe Work Australia ha fissato un limite di esposizione a silice cristallina respirabile pari a 0,05 mg/m³ (ciò significa che i lavoratori non devono essere esposti a livelli di silice cristallina respirabile superiori a 0,05 mg/ m³ nell'arco di una giornata lavorativa di otto ore, per una settimana lavorativa di cinque giorni). Da luglio 2024, a seguito dell’incremento dei casi di silicosi e di malattie correlate alla silice nei lavoratori della pietra ingegnerizzata, il governo australiano ha vietato la lavorazione e l'installazione delle pietre ingegnerizzate in forma di pannelli e lastre e piani da cucina (materiali sintetici ad alta percentuale di quarzo, fino al 97%, legati da una resina polimerica). NORMATIVA CALIFORNIANA In California, il datore di lavoro deve garantire che nessun dipendente sia esposto a una concentrazione di silice cristallina respirabile nell'aria superiore a 0,05 mg/ m³, calcolata come media ponderata su 8 ore. Da dicembre 2023, a fronte della preoccupazione per l’incremento di casi di malattie silice-correlate nei lavoratori delle pietre ingegnerizzate, il governo californiano ha introdotto regolamentazioni specifiche per la lavorazione di materiali contenenti silice cristallina; tra cui: • piani di controllo della silice per tutte le imprese; • implementazione di lavorazioni a umido; • sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti; • formazione obbligatoria sui rischi di esposizione e sulle tecniche sicure di lavorazione. Pietre ingegnerizzate: tali materiali si distinguono significativamente dal grès porcellanato, sia per il differente processo produttivo, che per la composizione chimica e mineralogica (può contenere fino al 97% in peso di silice cristallina). Sono comunemente realizzati combinando la pietra naturale o altri materiali contenenti silice cristallina con adesivi, polimeri, epossidici, resine o altri materiali leganti (che generano emissioni di VOC) per formare una lastra. Approfondimenti: Engineered stone prohibition - Guidance for PCBUs - SEPTEMBER 2024 Working with crystalline silica substances - Guidance for PCBUs - JULY 2024 Emergency Silica Standard - What Employers Need to Know: Executive Summary Emergency Silica Standard: Information for Employers Emergency Silica Standard: Information for Workers Cal/OSHA Regulations – Title 8 – Chapter 4 – Subchapter 7 – Group 16 – Article 110 - § 5204. Occupational Exposures to Respirable Crystalline Silica Engineered stone prohibition - Guidance for PCBUs - SEPTEMBER 2024 6. Avvertenze legali Le informazioni contenute in questo sito sono fornite a scopo puramente informativo e non costituiscono consulenza legale, tecnica o professionale. I contenuti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro non devono essere considerati esaustivi né sostitutivi degli obblighi previsti dalla normativa vigente applicabile. Ogni realtà lavorativa presenta caratteristiche specifiche che richiedono valutazioni mirate, in conformità alle disposizioni normative applicabili. I contenuti riportati all’interno di queste pagine hanno pertanto carattere generale e non possono essere considerati esaustivi rispetto alle specificità normative dei singoli paesi. L’utilizzo del materiale e delle informazioni qui contenute è a totale discrezione e responsabilità dell’utente non professionale e del datore di lavoro, che resta il principale responsabile della sicurezza dei lavoratori, della formazione del personale e del rispetto della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Torna all'indice