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Laterizi, refrattari e stoviglie valgono oltre 1 miliardo di euro

28 novembre 2024
Materia: Newsletter
Laterizi-refrattari-stoviglie

In flessione produzione e vendite per questi comparti, che nel 2023 superano il miliardo di fatturato.

L’industria ceramica italiana è composta da 252 aziende presenti sul territorio nazionale e occupa oltre 26.200 addetti. I comparti che compongono il settore sono quelli della produzione di piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, stoviglie, materiali refrattari e laterizi, che lo scorso anno hanno fatturato complessivamente oltre 7,5 miliardi di euro. Dall’Indagine Statistica Nazionale sull’industria italiana della ceramica sull’anno 2023, presentata lo scorso giugno da Confindustria Ceramica, emerge un settre fortemente caratterizzato da un elevato contenuto made in Italy e da un’elevata propensione all’export ed alla internazionalizzazione produttiva e commerciale.

In particolare, i comparti dei laterizi e dei materiali refrattari si distinguono a livello europeo per la varietà delle tipologie di prodotto immesse sul mercato, mentre l’industria delle stoviglie è una realtà storica della manifattura italiana, in grado di esprimere marchi conosciuti a livello mondiale. Questi tre comparti sono composti da 98 aziende, occupano oltre 5.200 addetti e raggiungono insieme un fatturato di oltre 1 miliardo di euro.

 
I laterizi
Il settore dei produttori italiani di laterizi si compone di 59 imprese, la cui occupazione ammonta a 3.000 addetti. Il numero totale dei siti produttivi è 77 ed il fatturato, nel 2023, è stimato intorno ai 650 milioni di euro. La produzione totale si attesta a 3,96 milioni di tonnellate, in flessione del -14% rispetto al 2022. In particolare, risulta in calo del -14,3% la produzione di mattoni e blocchi normali per murature e del -22,0% la produzione di blocchi alleggeriti. In flessione anche la produzione di forati e tavelle (-7,5%) e di fondelli per architravi. In contrazione anche la produzione di solai (-18,2%), coperture (-7,3%) e mattoni faccia a vista (-17,3%). In termini di performance regionali, le aziende localizzate nel nord ovest del paese registrano una contrazione della produzione totale del -12,9%, mentre nel nord est la flessione è del -23,8%. Al centro la produzione cala del -8,2%, mentre la produzione totale al sud diminuisce del -9,1% rispetto al 2022.
 
I materiali refrattari
Le 30 aziende che producono materiali refrattari sul territorio nazionale occupano 1.566 addetti (-4% rispetto al 2022) e producono 252.470 tonnellate (-16%). Nel 2023 le vendite complessive sono pari a 252.922 tonnellate, in flessione del -15% rispetto alla precedente rilevazione, di cui 118.802 tonnellate in Italia (-8% rispetto al 2022; 47% delle vendite totali), 71.334 tonnellate in paesi comunitari (-27%; 28%) e 62.786 tonnellate in paesi extracomunitari (-9%; 25%). Il fatturato totale si attesta a 344,5 milioni di euro (-8% rispetto al 2022), derivanti da vendite domestiche per 137,7 milioni di euro (-9% rispetto al 2022; quota del 40% del fatturato totale), da 97,1 milioni di euro di esportazioni comunitarie (-19%; 28%) e da 109,7 milioni di € di esportazioni extracomunitarie (+7%; 32%).
 
Le stoviglie in ceramica
Al 31 dicembre 2023 sono attive in Italia 9 aziende industriali produttrici di porcellana e ceramica da tavola, che occupano complessivamente 656 addetti per una produzione di circa 9.900 tonnellate di prodotto finito. Le vendite si attestano a 8.760 tonnellate e, in particolare, le vendite sul mercato domestico rappresentano circa l’80% delle vendite totali, mentre il rimanente 20% è destinato verso i mercati oltreconfine. Il fatturato 2023 corrispondente alle vendite di porcellana e ceramica da tavola è stato di oltre 55 milioni di €, di cui 36,5 milioni (65% del fatturato totale) realizzati sul territorio nazionale e 19,5 milioni (35% del fatturato totale) realizzati oltreconfine.