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A Cersaie 2025 brilla la Città della Posa

24 ottobre 2025
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Città della Posa - Seminario tecnico

Un intero padiglione del quartiere fieristico di Bologna è stato dedicato, in occasione del Salone internazionale della ceramica, al mondo della posa. Tante le iniziative che si sono svolte per valorizzare le competenze degli attori del ‘sistema pavimento’

di Andrea Serri, Direttore Responsabile di "CER il giornale della Ceramica"

(Ottobre 2025) Un unicum mondiale. Un esempio in ambito fieristico. La Città della Posa, da quest’anno nella nuova sede all’interno dell’intero Padiglione 19, ha rappresentato una delle aree tematiche di maggior interesse e frequentazione di questa 42° edizione di Cersaie. Proviamo a leggere, da dietro le quinte, le quattro ragioni del successo costruito con cura dal presidente di Assoposa e della Commissione Posa di Confindustria Ceramica Luca Berardo e Andrea Ligabue.

Unicum identitario. Non esiste, al mondo, una fiera della ceramica o, in senso più generale, dell’edilizia che abbia uno spazio superiore a 10.000 metri quadrati totalmente dedicato a questo comparto, grazie alla presenza di 41 aziende - alcune delle quali estere o multinazionali italiane. Un padiglione, peraltro, fortemente caratterizzato anche nell’immagine: nella scorsa edizione, le grafiche di Depero a festeggiare il decennale; quest’anno i Supereroi, paradigma dell’importanza delle competenze che il posatore deve avere per esaltare, con il proprio lavoro, le superfici ceramiche posate all’interno delle case e degli spazi del non residenziale.

Vivere l’esperienza. Il marketing esperienziale, la frontiera più avanzata della disciplina, alla Città della Posa c’è. Lo mettono in pratica, a livello di comparto, i maestri piastrellisti quando realizzano alcune fasi del processo e spiegano il "dietro le quinte" ed i segreti di questa attività. O quando i posatori del Cersaie World Tiling Lab – un gruppo di nuove leve di Italia, Svizzera, Danimarca e Brasile – competono tra loro per realizzare quattro diversi ambienti dove la ceramica è protagonista: un bagno con la nicchia della doccia; una zona living con camino e scala, un ambiente outdoor con rivestimento di cucina e tavolo, una facciata esterna integrata da un pavimento sopraelevato. 

Attenzione ai giovani. La Città della Posa dedica ai giovani una attenzione profonda ed uno sguardo di visione. Lo si capisce dalla presenza di Formedil, l’ente nazionale di formazione che ha portato alcune decine di ragazzi delle scuole edili di mezza Italia a Cersaie; lo si ascolta nel desk di Assoposa quando si forniscono informazioni sul mestiere e sui corsi di formazione prossimi alla partenza; lo si coglie dalla tavola rotonda con tutte le associazioni del ‘sistema pavimento’ che richiedono, all’unisono, il riconoscimento normativo della figura del posatore e delle sue competenze: per il consumatore finale, la miglior garanzia sulla qualità del lavoro fatto.    

Relazioni & strategie. La Città della Posa è un crocevia di fondamentali relazioni istituzionali. La riunione del 24 settembre con le dieci più importanti associazioni dei posatori di Europa, Nord America, Sud America ed Africa testimonia l’importanza di un dialogo comune sui temi di maggior interesse. La sicurezza del lavoro in ambito della posa, declinazione concreta di quella ‘responsabilità del fare’ che mette assieme attenzione all’ambiente e rispetto delle persone, affrontata con esperti di diritto e con associazioni di categoria, così come la promozione del prodotto ceramico approfondita attraverso il dialogo con alcuni dei più importanti protagonisti nazionali del sistema della distribuzione conferma, una volta di più, come proprio a Cersaie – l’evento più rappresentativo e partecipato del comparto nel calendario annuale - nascano e si sviluppino i percorsi per il futuro. 

Parafrasando un Grande Modenese, l’edizione più importante della Città della Posa sarà la prossima.
Arrivederci a Cersaie 2026, dal 21 al 25 settembre. 

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Andrea Serri
Responsabile