Vai alla lista notizie
Notizie

Il futuro è adesso: il gap generazionale e la sfida dell’attrattività aziendale

24 ottobre 2025
Education e Formazione
Editoria
Lavoro e Relazioni Industriali
Materia: CER Giornale
Generazioni a confronto nel mercato del lavoro

In un mercato del lavoro sempre più fluido e competitivo, le aziende si trovano davanti a una sfida cruciale: colmare il divario tra le generazioni e riuscire a mantenere il proprio appeal come luogo desiderabile dove lavorare. 

Il cosiddetto gap generazionale non è solo una questione anagrafica: è una distanza culturale, valoriale e comunicativa che, se non gestita, rischia di compromettere la capacità delle organizzazioni di attrarre e trattenere i talenti. Oggi, infatti, convivono nelle aziende almeno quattro generazioni diverse: 

  • Baby Boomer (nati tra il 1946 e il 1964)
    Valori principali: lealtà, stabilità, dedizione. Aspettative lavorative: I Baby Boomer sono cresciuti in un'epoca di forte crescita economica e hanno spesso associato il lavoro alla stabilità e alla sicurezza. Preferiscono strutture organizzative gerarchiche e sono abituati a restare nella stessa azienda per molti anni. Valorizzano il sacrificio personale per il successo professionale. Oggi: Molti di loro sono in pensione o in procinto di andarci, ma alcuni restano attivi come consulenti o lavoratori part-time, portando con sé esperienza e una forte etica del lavoro.
  • Generazione X (nati tra il 1965 e il 1980)
    Valori principali: indipendenza, flessibilità, realismo. Aspettative lavorative: Questa generazione ha assistito a grandi cambiamenti tecnologici e sociali. Più scettici rispetto ai Boomer, cercano un equilibrio tra lavoro e vita privata (work-life balance) e tendono a essere pragmatici. Apprezzano l’autonomia e le opportunità di crescita, ma sono meno inclini alla fidelizzazione a lungo termine verso un’unica azienda. Oggi: Spesso ricoprono ruoli di leadership e hanno il compito di fare da ponte tra generazioni, adattandosi sia ai valori dei senior sia alle richieste dei giovani talenti.
  • Millennials (o Gen Y, nati tra il 1981 e il 1996)
    Valori principali: significato, innovazione, flessibilità. Aspettative lavorative: I Millennials sono cresciuti con internet e la globalizzazione. Cercano un lavoro che abbia un impatto positivo, non solo economico ma anche sociale. Vogliono sentirsi parte di un progetto e apprezzano ambienti di lavoro orizzontali, inclusivi, tecnologici e dinamici. Desiderano feedback continui, possibilità di crescita e flessibilità (sia negli orari che nel luogo di lavoro). Oggi: Sono ormai la spina dorsale del mercato del lavoro. Le aziende devono confrontarsi con le loro esigenze di innovazione e senso di scopo, spesso ripensando processi e cultura aziendale.
  • Gen Z (nati dal 1997 in poi)
    Valori principali: autenticità, benessere mentale, rapidità. Aspettative lavorative: La generazione più giovane nel mondo del lavoro è cresciuta in un mondo iper-connesso e instabile. Cerca ambienti trasparenti, diversificati e in cui si possa crescere velocemente. La salute mentale è una priorità, così come il desiderio di essere ascoltati e di vedere riconosciuto il proprio valore. Preferiscono modalità ibride o remote e vogliono che il lavoro si adatti alla loro vita, non il contrario. Oggi: Anche se spesso visti come “impazienti” o “volubili”, i Gen Z stanno già contribuendo a ridefinire i modelli di lavoro, spingendo verso una maggiore attenzione al benessere e alla sostenibilità.



È evidente che, senza un’adeguata strategia di ascolto e adattamento, questa coesistenza può generare incomprensioni, attriti e disallineamenti. Ma può anche diventare una risorsa preziosa, se gestita con intelligenza.
Lo scorso marzo si è tenuto il primo (di quattro) incontro su questo importante tema organizzato da Confindustria Ceramica e rivolto ai referenti aziendali che si occupano di risorse umane e formazione. Luca Fenati, esperto nell’ambito HR, con un approccio concreto e multidisciplinare ha portato al centro del dibattito il tema del gap generazionale nel mondo del lavoro, la convivenza tra generazioni diverse e la difficoltà di avvicinare giovani.

Molte aziende, infatti, fanno fatica a comprendere perché i più giovani non siano attratti dalle loro offerte, anche quando sembrano competitive. Per Fenati “Il punto è che le leve di attrazione sono cambiate: non basta più offrire uno stipendio dignitoso o un contratto a tempo indeterminato” e continua “La nuova forza lavoro cerca un purpose, un significato: vuole sentirsi parte di qualcosa che va oltre il profitto. Vuole flessibilità reale, possibilità di crescita, feedback costanti e una leadership accessibile e trasparente.”
Per essere davvero attrattive, le aziende devono prima lavorare sul proprio clima interno: cultura organizzativa, politiche HR, attenzione al benessere, percorsi di sviluppo, inclusività. Solo così il racconto verso l’esterno sarà credibile e sostenibile nel tempo.



Un nodo critico è la comunicazione tra le generazioni. Spesso, il linguaggio e gli strumenti utilizzati da una generazione risultano inefficaci o inadeguati per un’altra. Le aziende devono investire in formazione trasversale e in strumenti che facilitino la comprensione reciproca. Mentorship, reverse mentoring e team intergenerazionali sono alcune delle pratiche più efficaci per creare dialogo e contaminazione positiva.
Il gap generazionale, se affrontato con consapevolezza, non è un ostacolo ma un’opportunità. Le aziende che riusciranno a valorizzare la diversità generazionale saranno anche quelle più resilienti, innovative e pronte ad affrontare le trasformazioni del mercato.
In un’epoca in cui il capitale umano è la risorsa più scarsa e preziosa, essere attrattivi significa saper evolvere, ascoltare e costruire culture inclusive. Il futuro del lavoro non è solo una questione di tecnologia o competenze: è, prima di tutto, una questione di relazioni.

Il secondo appuntamento con Luca Fenati si è tenuto il 23 ottobre con il seminario su “Generazioni a confronto in azienda”.
In programma il 20 novembre un terzo appuntamento con il seminario “Le “nuove” competenze soft”.

Contatti
EG
Enrica Gibellini
Altre notizie
containers
05 dicembre 2025
Profili doganali per il settore ceramico: strumenti, rischi opportunità
Amministrazione, Finanza e Controllo
Commercio e mercati
Trasporti e materie prime
news
28 novembre 2025
FONDIMPRESA e FONDIRIGENTI scadenza risorse Conto Formazione
Education e Formazione