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Il Manifesto 2024-2029 dell'Industria Ceramica Europea

03 luglio 2024

Il Manifesto 2024-2029 di Cerame-Unie (la federazione europea di settore di cui l’Associazione fa parte) delinea le priorità del settore della ceramica europea per la nuova legislatura europea.

Perché continui ad essere possibile produrre ceramica in Europa – un materiale fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’UE – è necessario che siano attuate politiche di lotta al cambiamento climatico che tengano in considerazione anche la sostenibilità sociale ed economica del necessario percorso di decarbonizzazione.
In questo senso, riteniamo imprescindibile la riforma del sistema ETS, che deve: consentire la compensazione dei costi indiretti per promuovere l'elettrificazione dei processi produttivi; ampliare l'accesso a misure equivalenti per le PMI/piccoli emettitori; garantire che le regole di allocazione gratuita proteggano efficacemente dal rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio; stabilire regole di allocazione eque per la cogenerazione; e rivedere il ruolo degli enti finanziari nel sistema ETS.
In tema di energia, l’industria auspica che possa essere assicurato un accesso a sufficienti fonti di energia verde, a prezzi competitivi ed in un mercato europeo integrato.
Per quanto riguarda il commercio, in qualità di settore fortemente orientato all’esportazione, riteniamo anche che sia importante garantire misure specifiche per le esportazioni nell'ambito del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) per consentire ai produttori dell'UE di rimanere competitivi sui mercati esteri. A questo si aggiunge la necessità di salvaguardare un’effettiva parità di condizioni all’interno e all’esterno del mercato unico dell’UE, con il rapido utilizzo di efficaci misure di difesa commerciale quando necessario.
Il documento si posiziona inoltre in favore dell’adozione di politiche basate sulle evidenze della ricerca scientifica. In questo senso l’industria europea della ceramica si posiziona a favore di politiche neutre dal punto di vista dei materiali da costruzione, che tengano considerino l’intero ciclo di vita, compresa la loro durata e resistenza; e di strumenti normativi e standard (es. BRef, materiali a contatto con gli alimenti, RCS, REACH, ...) armonizzati in tutta l’UE.
 

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