Vai alla lista attività La nostra attività Certezza del diritto nella fiscalità 03 luglio 2024 Per poter competere sui mercati mondiali è fondamentale un quadro normativo interno che assicuri la “certezza del diritto”, specie in tema di costi operativi e fiscalità. Ogni elemento che determini un’incertezza nella struttura dei costi aziendali o sulla imposizione fiscale rappresenta un grave pregiudizio per la pianificazione economica e finanziaria delle imprese. L’azione dell’Associazione per limitare queste incertezze si è concentrata su tre tematiche. TARI - IL DIBATTITO SULLA QUOTA FISSA Sulla base di contestati orientamenti giurisprudenziali un Comune ha richiesto ad alcune imprese ceramiche, il pagamento della “quota fissa” della tassa sui rifiuti (Tari) con riferimento a tutte le aree escluse dalla tassazione (aree di lavorazione industriale e magazzini funzionalmente connessi) per annualità pregresse. Si tratta di una pretesa tributaria che non trova fondamento nella normativa nazionale e unionale e contrasta con quanto sostenuto dal Ministero delle Finanze in diversi documenti di prassi. Per contrastare questa pretesa, che anche per il suo effetto retroattivo avrebbe gravi effetti sugli equilibri finanziari delle imprese, l’Associazione è impegnata, anche con contatti diretti col Ministro dell'Economia e delle Finanze, a promuovere a livello nazionale l’adozione di una norma di interpretazione autentica che possa restituire certezza sulla natura della TARI, sulla intassabilità della aree di produzione e sui costi che le imprese devono sostenere. CREDITI D’IMPOSTA RICERCA E SVILUPPO – UN PERCORSO A OSTACOLI Il credito d’imposta per gli investimenti nell’attività di R&S, istituito nel 2013, ha dovuto fare i conti con successive modifiche interpretative del concetto di “processo d’innovazione” che hanno creato incertezza per gli investimenti effettuati negli anni dal 2015 al 2019. In coordinamento con Confindustria si è infine ottenuto un sistema di sanatoria (senza interessi e sanzioni) per i casi di crediti non dovuti e un innovativo meccanismo certificazione per i crediti che possiedono i requisiti richiesti. L’Associazione lavora ora per ottenere, in tempi congrui, la pubblicazione delle necessarie “Linee guida” ministeriali per rendere operativa la possibilità di certificazione del credito nonché per assicurare che anche le imprese destinatarie di un PVC possano utilizzare questo strumento in sede di contenzioso tributario. CREDITI D’IMPOSTA ENERGIA Con l’azione associativa si intende disinnescare le criticità dell’interpello (risposta n. 375/E/2023) secondo cui nella determinazione della spesa agevolabile si dovrebbe tener conto dei ricavi (e solo dei ricavi!) derivanti da eventuali contratti derivati di copertura. Al fine di evitare un inutile e dannoso contenzioso, l’Associazione lavora per un intervento normativo che restituisca certezza alla posizione delle imprese.