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Metà dell'energia utilizzata proviene da cogenerazione e fotovoltaico

30 aprile 2023
Editoria
Energia
Materia: CER Giornale
tetto con fotovoltaico

Un'indagine di Confindustria Ceramica ha rilevato 30 impianti di cogenerazione e 33 fotovoltaici  attivi a fine 2022. Nel corso del 2023 entreranno in funzione 25 nuovi impianti fotovoltaici per una produzione aggiuntiva superiore ai 37 milioni di kWp.

Le aziende dell’industria ceramica rientrano tra i settori energivori e utilizzano principalmente gas metano per la fasi di cottura ed essicazione, ma anche energia elettrica per la conduzione di impianti (es. macinazione e smaltatura), uffici ed altri usi.
Consapevoli dell’impatto che la filiera ha sull’ambiente, da anni le aziende del settore stanno contribuendo alla svolta green, utilizzando quota parte dei propri tetti per inserire campi fotovoltaici, con l’obiettivo di aumentare l’autoconsumo di energia elettrica e ridurre le emissioni di CO2.
Nell’indagine condotta da Confindustria Ceramica a dicembre 2022 sono 19 le aziende di ceramica, sanitari e laterizi che hanno installato 33 impianti fotovoltaici, con una capacità produttiva di picco pari a 28.807 (kWp) e una produzione media annua pari a 33.128.602 kWh. Quest’ultimo dato è stato ottenuto in base all’esposizione giornaliera caratteristica nel Nord Italia, dove sono concentrate la maggior parte delle aziende di settore. Di media, per impianti su edificio, si ha un’energia prodotta annua di circa 1150 kWh per kW installato al Nord Italia. All’interno della stessa indagine viene riportato anche il numero di impianti che le aziende realizzeranno nel corso del 2023. Sono 12 le aziende che puntano ad installare 25 impianti aventi una capacità produttiva di 34.582 kWp ed una produzione annua stimata di 39.769.300 kWh: in un solo anno verrà installata il 120% di capacità in più rispetto a quanto realizzato negli ultimi 5 anni, passando da 28.807 a 63.389 kWp. Un segnale davvero importante di accelerazione per l’industria di settore nell’autoproduzione di energia elettrica.

Il settore ceramico, da sempre impegnato nel miglioramento dell’efficienza dei propri processi produttivi, ha implementato l’utilizzo di impianti di cogenerazione, i quali permettono di produrre sia energia elettrica che energia termica ad alta efficienza. Un impianto di cogenerazione utilizza gas metano per il funzionamento di un motore endotermico o di una turbina dediti alla produzione di energia elettrica. L’energia termica prodotta ed altresì dissipata, viene convogliata direttamente verso le macchine termiche industriali, permettendo il risparmio di ingenti quantità di gas metano e quindi riducendo la quantità di anidride carbonica associata al processo produttivo. Nel distretto ceramico sono presenti più di 30 impianti di cogenerazione che producono in totale più di 800 GWh di energia elettrica all’anno.
Nell’arco del 2022 il 45% del fabbisogno elettrico è stato autoprodotto da sistemi di cogenerazione, mentre l’1.5% attraverso pannelli fotovoltaici. Nel 2023 la percentuale di energia elettrica autoprodotta è stimata salire al 48,5% sul totale consumato; il 45.5 % sarà autoprodotto da sistemi di cogenerazione ed il 3% da impianti fotovoltaiche, in crescita di ben il +53% rispetto all’anno precedente.


 

(Articolo a cura di Sara Seghedoni, pubblicato su CER il giornale della ceramica n. 398 - marzo/aprile 2023)