Vai alla lista notizie Notizie Come l’innovazione ridefinisce il futuro della ceramica 18 marzo 2025 Editoria Materie: CER Giornale Newsletter Salva nei preferiti Allo scorso Tecna di Rimini SACMI e Durst Group hanno presentato alcune tecnologie per una ceramica più smart e sostenibile, tra identità digitali, decorazioni ad alta definizione e gestione green dei processi produttivi Il settore ceramico si evolve rapidamente, spinto dalla necessità di tecnologie sempre più avanzate e soluzioni sostenibili. Alla scorsa edizione di Tecna, il Salone Internazionale delle Tecnologie e delle Forniture per le Superfici tenutosi a Rimini, queste esigenze hanno trovato risposte concrete, offrendo una panoramica sulle tendenze emergenti e sulle tecnologie più avanzate. Di seguito, esploriamo alcune soluzioni d’avanguardia presentate da alcune aziende del settore, quali SACMI e Durst Group. Nella produzione delle lastre ceramiche, la qualità è, per esempio, un elemento imprescindibile. Con Id-Tiles progettato e realizzato da SACMI, l’opportunità è quella di assegnare ad ogni singola lastra una “carta d’identità digitale”, uno strumento che restituisce una conoscenza dettagliata delle caratteristiche di ogni singolo articolo prodotto, stoccato e venduto, ottimizzandone l’intralogistica. «L’applicativo – dice Paola Gatti, responsabile Sviluppo Impianto Digitale Tiles di SACMI - è un “modulo” della suite HERE, il software di monitoraggio e gestione dell’impianto ceramico capace di collegare sia le macchine e i device presenti sulla linea sia l’ERP di fabbrica, sempre più evoluto da SACMI con la messa a punto di pacchetti specifici funzionali a realizzare obiettivi ben determinati. Il presupposto di Id-Tiles, il fattore abilitante, è il tracking digitale di ogni singola lavorazione. La tecnologia di tracking inizia con la stampa di un codice univoco su ogni lastra, tipicamente subito dopo la formatura ma anche dopo il forno». Diversi check point collocati lungo la linea permettono di raccogliere dati relativi alla lastra, arricchendo progressivamente di informazioni rilevanti la carta d’identità digitale sulla piattaforma HERE. Ad esempio, subito dopo la fase di formatura e la scrittura del codice sulla lastra, il controllo può essere abbinato alle informazioni restituite dal sistema di visione, scrivendo nel software le prime specifiche (ovviamente la qualità ma anche le caratteristiche geometriche, dimensionali, etc). «Ogni fase del processo, inclusa la decorazione digitale e la cottura, - continua Gatti - genera nuovi dati che vengono immediatamente raccolti e integrati nel software. In questo modo, i responsabili della produzione possono monitorare in tempo reale lo stato di ogni lastra e avere accesso alle informazioni, anche da remoto. Il sistema è modulare e configurabile in base all’effettivo layout dell’impianto o a specifiche esigenze di monitoraggio. Un aspetto chiave dell’applicativo è la sua capacità di dialogare con le macchine di produzione, raccogliendo dati in modo automatico. Ad esempio, durante la fase di cottura, il forno può ricevere l’ID della lastra e monitorarne i parametri, restituendo informazioni puntuali che vengono registrate nella dashboard di HERE ma, anche, rappresentando la base per retroazionare sul forno eventuali correttivi in tempo reale, in caso di scostamento dai parametri». Oltre a storicizzare i dati generati “automaticamente” dalle macchine e dai controlli standard, ID-Tiles prevede la possibilità di inserire informazioni manualmente, come le coordinate colorimetriche, sempre nell’ottica della massima adattabilità in base a specifiche esigenze di tracciamento o di storicizzazione dati. «Tornando ai vantaggi, - aggiunge Paola Gatti - uno dei principali, insieme alla gestione ottimale dell’impianto e del magazzino – ed alla base dell’interesse mostrato per la nuova soluzione da parte di primarie aziende ceramiche europee – è la sua utilità in ottica “denominazione di origine”. In altre parole, con Id-Tiles è possibile gestire in modo oggettivo ed efficace eventuali contestazioni, anche a distanza di anni». Grazie alla tracciabilità completa del prodotto, è possibile infatti risalire con precisione alle lavorazioni effettuate non solo sul lotto ma su ogni singola lastra transitata sull’impianto e nel magazzino. Abilitate dal tracking digitale sono anche le funzioni logistiche. L’identità digitale della lastra permette di automatizzare handling e gestione degli stoccaggi e di ottimizzare le fasi di picking, agevolando la gestione delle movimentazioni e la composizione di ordini multi-referenza. ID-Tiles rappresenta solo uno degli applicativi specifici che SACMI ha lanciato in questi ultimi mesi in ottica gestione del “dato di processo”, per ricavarne vantaggi immediati in termini di gestione della linea, controllo qualità, ottimizzazione di intere fasi o reparti. «Tra questi, - conclude Gatti - la nuova “Smart Powder Plant Control Room” un’applicazione che permette di gestire il reparto preparazione impasti da un unico punto, ricevendo i dati relativi alle materie prime e alle formulazioni direttamente dall’ERP e centralizzando le operazioni principali. Anche in questo caso, e nella logica di HERE, le funzioni sono accessibili ovunque: dal PC, dal tablet, da smartphone o anche monitor collocati in punti strategici dell’impianto. Nella stessa logica, ad un livello “operation”, i nuovi controllori di linea proposti da SACMI e dedicati alla gestione integrata delle linee di finitura e decorazione». In questo caso l’opportunità del line manager è quella di gestire gruppi di macchine/lavorazioni in sequenza (tipicamente le linee squadratura e rettifica, lappatura e finitura, e quelle di smaltatura-decorazione digitale) consentendo all’operatore di “vedere” la linea come se si trattasse di una singola macchina e con tutti i vantaggi del caso in termini di semplicità, gestione e controllo. La partecipazione di Durst Group a Tecna 2024 ha segnato un importante traguardo per l’azienda altoatesina che, proprio in fiera, ha celebrato i suoi primi 20 anni di attività nel settore ceramico, consolidando la propria posizione a livello mondiale. Un percorso contrassegnato da costanti investimenti in ricerca e sviluppo e dall’introduzione di innovazioni tecnologiche che, negli anni, hanno contribuito a ridefinire i benchmark della decorazione digitale delle piastrelle. «La nostra area espositiva – sottolinea Alberto Bassanello, direttore vendite Italia di Durst Group - è stata uno dei principali punti di attrazione della fiera, grazie al rivoluzionario sistema di smaltatura digitale Gamma DG, la prima tecnologia che utilizza smalti a base acqua per creare strutture stampate in perfetta sincronia con le decorazioni grafiche ad alta definizione, aprendo nuovi scenari per l’industria ceramica, anche in termini di sostenibilità ambientale». Uno dei principali vantaggi in chiave green offerti dalla tecnologia messa a punto dal produttore altoatesino è proprio l’utilizzo di smalti interamente a base acqua e privi di solventi, caratterizzati da un contenuto organico molto basso: quasi il 50% di acqua con un alto contenuto solido (50%) e densità 1500/1600 gr/litro. «Un’innovazione – aggiunge Bassanello - che contribuisce ad eliminare le emissioni odorigene a camino che sovente si sviluppano durante il processo di cottura delle piastrelle, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria nelle zone adiacenti agli impianti produttivi». La sostenibilità di Durst Gamma DG non riguarda solo gli smalti base acqua, ma si traduce in un processo produttivo green friendly anche in termini di efficienza energetica. «Il ridotto utilizzo di acqua per la pulizia, la minimizzazione dei tempi di realizzazione delle piastrelle, dalla creazione del progetto al prodotto finito, oltre all’estrema affidabilità di questo sistema di stampa che evita i fermi linea, contribuiscono a diminuire sostanzialmente i consumi di energia - conferma Bassanello -. Allo stesso modo, la possibilità di realizzare piccoli lotti e produzioni on demand permette, da un lato, di ottimizzare le risorse riducendo gli scarti di smalto; dall’altro, limita lo stoccaggio di materiali a magazzino e i relativi costi di gestione». Durst Gamma DG assicura interessanti vantaggi anche in termini di eccellenza qualitativa. «Gli smalti a base acqua, utilizzati in abbinamento alle testine di stampa proprietarie Durst RockJETTM, appositamente sviluppate per gestire particelle ad elevata granulometria (da 45 micron), - afferma Bassanello - permettono infatti di ottenere prodotti unici, dagli effetti materici estremamente realistici, praticamente identici alla pietra naturale, al marmo o al legno, finora non realizzabili con nessun’altra tecnologia disponibile sul mercato. Inoltre, l’impiego di Durst Gamma DG in linea con le stampanti digitali Durst Gamma XD assicura la realizzazione di strutture a incastro, dando vita a stampe di altissima qualità, caratterizzate da colori vivi e dettagli nitidi ad alto contrasto, privi dell’effetto lente o dell’opalescenza che spesso caratterizza i decori realizzati con colla graniglia, nonché la totale assenza di banding anche con inchiostri materici». Plus che i visitatori di Tecna hanno potuto toccare con mano grazie alla ricca gallery di applicazioni esposte allo stand Durst, frutto della collaborazione con partner di rilievo come i produttori di inchiostri e smalti Colorobbia, Esmalglass, Torrecid e Smalticeram e con i primi utilizzatori della tecnologia che hanno presentato inedite collezioni realizzate proprio grazie al sistema Digital Glaze. In occasione di Tecna, inoltre, Durst ha annunciato importanti novità tecnologiche che verranno introdotte nei prossimi mesi, tra cui l’ampliamento della serie Gamma DG con soluzioni per la stampa di strutture su piastrelle fino a 2 metri. «Un’altra novità – termina Bassanello - riguarda le stampanti Gamma XD, per le quali è previsto un ulteriore incremento del numero di barre colore, aprendo la strada a nuove possibilità creative nel campo della decorazione digitale ceramica». (Articolo di Andrea Ghiaroni, pubblicato in CER il giornale della ceramica n. 408)