Vai alla lista notizie Notizie Stampisti: costo del lavoro al 74,4% del valore aggiunto 18 luglio 2025 Materia: Newsletter Salva nei preferiti Di Alfredo Ballarini Il settore italiano: analisi economico-reddituale Il settore degli stampisti per ceramica, osservato attraverso un rappresentativo campione di 17 società omogenee nei tre anni, ha invertito il trend delle vendite nell’anno 2023, diminuite del -8,7% passando da 101,7 a 92,9 milioni di euro di fatturato nell’ultimo esercizio esaminato. La redditività lorda operativa invece, diminuita decisamente nell’analisi precedente, adesso si consolida con un leggero rafforzamento, se la guardiamo in percentuale al valore prodotto, nonostante diminuisca in valore assoluto. Infatti, l’Ebitda, cioè l’utile calcolato a conto economico prima del livello degli ammortamenti/svalutazioni e degli interessi passivi nonché delle tasse, evidenzia nella colonna delle percentuali un valore pari all’8,49% del valore prodotto nell’ultimo anno, contro l’8,01% dell’anno prima e il 9,62% dell’anno ancora precedente. Alla base di questo consolidamento del peso reddituale c’è un incremento, sempre solo percentuale, del Valore Aggiunto, aumento eroso in buona parte dalla maggiore incidenza del costo dei dipendenti. Una minore efficienza del costo del lavoro sembrerebbe confermata anche dalla diminuzione del fatturato per addetto che diminuisce da 203 a 193 mila euro. Ma in questo settore il lavoro assorbe la maggior parte del valore aggiunto generato. Infatti, ben il 74,4% del valore che viene aggiunto agli acquisti risulta poi assorbito dalle retribuzioni relative al personale che questo valore ha prodotto. Allora un indicatore migliore di efficienza può essere considerato il valore aggiunto per addetto, che in media, nel settore degli stampi per ceramica, si è consolidato sui 75 mila euro. Ovviamente il valore aggiunto non dipende solo dalla produttività ma anche dalla qualità del prodotto e dal marketing con cui lo si valorizza nelle scelte dei clienti, vincendo il confronto con i propri concorrenti e questo fa anche capire l’importanza di una continua attività di benchmarking. Proseguendo nell’analisi di questo comparto osserviamo, scendendo nel conto economico riclassificato, che la redditività perde peso assorbita da maggiori ammortamenti ed accantonamenti. Infatti, l’Ebit, cioè il risultato operativo netto da ammortamenti e accantonamenti, diminuisce non solo in valore assoluto ma anche come percentuale sul valore prodotto passando dal 4,11% al 3,42%; il risultato corrente diminuisce poi il suo peso dal 3,85% al 3,55% e, all’ultima riga del rendiconto, l’utile finale dal 3,10% si riduce al 2,96%. L’ incremento appena osservato negli stanziamenti di rinnovo, gli ammortamenti appunto, si è reso necessario anche per la ripresa degli investimenti che sono stati effettuati per un 2,65% del fatturato, quando invece erano praticamente risultati assenti, in media, nell’anno precedente. Quindi possiamo riassumere osservando che il motore aziendale, costituito dal conto economico, ha ridotto la velocità perdendo di giri, ma ha migliorato l’efficienza dei consumi (costi per acquisti e servizi) pur destinando più carburante alla riserva destinata ai viaggi degli anni successivi. Analisi finanziaria: la capacità e la forza di sostenere il business. La situazione finanziaria è ben evidenziata dalla fila più bassa dei grafici circolari sulla destra della scheda di analisi del bilancio, che mostrano un quasi azzeramento dei debiti finanziari al netto della liquidità (Pfn posizione finanziaria netta). Quindi una situazione mediamente molto tranquilla e con potenzialità di utilizzo di credito per future necessità anche dopo aver fatto ripartire gli investimenti. Se andiamo a vedere il grafico della struttura finanziaria nel report completo dell’analisi di settore non ci sono dati con il segno meno essendo positivo anche il Margine di Tesoreria, cioè il “conto corrente generale” del bilancio, che evidenzia un saldo dato dalla differenza di altezza tra i due rettangoli rossi, con i debiti finanziari di breve termine inferiori alla liquidità disponibile. Nello stesso grafico si evidenzia anche un buon Capitale Circolante Netto (scalino tra i rettangoli verdi) che significa equilibrio di fondo tra la scadenza dei debiti e la durata di riconversione in denaro degli asset. Il Ciclo Finanziario di incassi e pagamenti, peggiora per quanto riguarda i giorni medi di incasso dai clienti che si allungano di altri 14 giorni e migliora invece nel pagamento medio ai fornitori che si allunga di 28 giorni. Aumenta, in miglioramento, anche la rotazione delle scorte e dunque tutto il ciclo finanziario contribuisce ad azzerare sostanzialmente la necessità di indebitamento verso le banche. Concludiamo con una sintesi del grado di affidabilità, espressa dal rating e del grado della capacità di creare valore espresso dai multipli calcolati come quelli usuali delle società quotate in borsa. Indicatori di RATING: qualità ed affidabilità sintetizzate in un indicatore Lo Z Score di Altman esprime un discreto 2,6 di poco migliore rispetto al 2,5 precedente Il rating da noi calcolato con metodo simile a S&P evidenzia il livello massimo AAA+ Moltiplicatori enterprise ed equity: il valore per gli azionisti rapportato per fornire i classici multipli di borsa. Enterprise Value/EBITDA 7,7 volte Prezzo/Utili 20 volte Price /Book 1,3 volte Analisi di confronto con alcune realtà spagnole di attività similare. Se per avere un minimo raffronto internazionale con il distretto di Castellon andiamo ad aggregare alcune realtà spagnole attive in questo settore, emergono questi valori nei dati principali, qui sintetizzati per poterli raffrontare facilmente con quelli visti in precedenza: Redditività: Ebitda: 12,90% in aumento dal 12,23% Ebit: 6,94% in calo dal 7,12% Utile Finale: 4,50% in calo dal 5,1% Finanza: Posizione finanziaria netta: 13,4% (a debito) in calo da 16,8% Giorni medi di pagamento: 60 giorni in calo da 75 Giorni medi di incasso: 150 in calo da 158 giorni Rating: Z Score di Altman: 3,5 ottimo livello come l’anno precedente Nostro S&P: AA+ Moltiplicatori del valore medio per gli azionisti: EV/EBITDA: 7,9 volte P/U: 18,9 volte P/B: 1,1 volte Allegati ITALIA-Analisi settore Stampi per ceramica_2021-23.pdf Report SETTORE STAMPI PER CERAMICA 2022-23.pdf SPAGNA-Analisi settore Stampi per ceramica_2021-23.pdf.pdf Report SETTORE STAMPI PER CERAMICA Spagna 2022-23.pdf